Restart Health: sistemi per l’energia rinnovabile per la ripresa del settore sanitario
RESTART Health – Renewable Energy Systems To Activate Recovery Through the Health sector – è tra i progetti vincitori della passata edizione del Polisocial Award, con un finanziamento pari a 100.000€. L’iniziativa PoliSocial Award viene finanziata attraverso il 5 per mille IRPEF e supporta la ricerca scientifica ad alto impatto sociale del Politecnico di Milano. Il tema dell’edizione 2021 è “Equità e Ripresa”.
Il progetto si inserisce a supporto dell’obiettivo del St. Mary's Hospital Lacor (LH), situato nella città di Gulu in Uganda, di offrire cure sanitarie accessibili a tutti oltre che sconfiggere malattie e povertà.
Le strutture sanitarie nei paesi dell’Africa Sub-Sahariana sono sotto pressione a causa del continuo aumento demografico e dell’emergenza legata alle malattie infettive, quali le recenti crisi causate dall’Ebola e dal COVID-19. Queste condizioni, alle quali si si aggiungono la disparità di diffusione dell’accessibilità alle cure, le limitate risorse della sanità pubblica e la scarsa disponibilità di energia, spesso rendono la sanità delle regioni sub-sahariane inaffidabile.
La scarsità dell’elettricità e l’incertezza della sua disponibilità si traducono in infrastrutture sanitarie incapaci di fornire alla comunità servizi adeguati, in particolar modo durante la pandemia di COVID-19 a causa dell’aumento dei ricoveri e della permanenza in terapia intensiva. La mancanza di energia elettrica limita l’attività giornaliera e può rendere le catene del freddo irrealizzabili o danneggiare la strumentazione medica, inoltre la limitata potenza elettrica disponibile può non consentire l’utilizzo di macchinari moderni.
In questo contesto, l’obiettivo principale è di rafforzare il sistema sanitario utilizzando un approccio olistico e integrato per le infrastrutture sanitarie del sub-Sahara, migliorandone l’affidabilità e aumentando l’accessibilità ai servizi elettrici da parte delle comunità più vulnerabili. Nello specifico, il progetto aspira ad assicurare un sistema energetico affidabile e adeguato, fornendo strumenti per una gestione efficace di una micro-rete elettrica ibrida per le infrastrutture sanitarie che può funzionare sia in modalità isolata che connessa alla rete, al fine promuovere lo sviluppo di attività correlate e dell’imprenditoria locale, sviluppando quanto segue:
- Concettualizzazione delle strutture sanitarie come fornitori di servizi energetici per la comunità. Il risultato porterà allo sviluppo di linee guida per l’ottimizzazione dei consumi energetici. Nel caso specifico del St. Mary's Hospital Lacor (LH), secondo per grandezza in Uganda, il focus sarà su
- messa a punto di una catena del freddo per la conservazione di cibo, medicinali e vaccini;
- interventi per l’efficienza energetica per i carichi elettrici e riscaldamento;
- e-cooking per la preparazione dei pasti per personale, pazienti e persone in visita;
- soluzioni di e-mobility all’interno dell’area ospedaliera e nelle immediate vicinanze.
- Protocolli e piattaforme per il monitoraggio del sistema energetico per aumentare la conoscenza e promuovere la replicabilità degli interventi tecnici e della sostenibilità a lungo termine. Linee guida per contesti simili e suggerimenti ai politici per migliorare il contesto legislativo nazionale e regionale per le infrastrutture sanitarie collegate alla rete.
- Strumenti efficienti per la gestione di micro-reti elettriche compatibili con i bisogni delle infrastrutture sanitarie (per esempio alta qualità e minime interruzioni), ponendo particolare attenzione su:
- strategie di modulazione del carico a favore di carichi prioritari;
- ottimizzazione della gestione delle risorse energetiche per minimizzare l’impatto in caso di interruzione della fornitura.
- Progettazione di un sistema olistico per connettere e rinforzare i diversi sistemi (es. area ospedaliera, area residenziale, scuole, cooperative, ecc.)
- Modelli di business sociali e sostenibili in grado di promuovere la micro-imprenditoria locale come gestore dei sistemi energetici, promozione di sistemi di generazione elettrica distribuita e di servizi alla comunità.
Gli obiettivi appena citati da raggiungere nel breve, medio e lungo termine puntano a soddisfare le esigenze dei servizi sanitari in termini di accessibilità e affidabilità energetica assicurando adeguata qualità della sanità e dell’accesso ai servizi da parte della popolazione più vulnerabile (per esempio in area rurale o quartieri suburbani), e l’opportunità di avere un sistema sanitario affidabile e sostenibile nel lungo periodo.
Il Dipartimento di Meccanica è coinvolto nel progetto grazie alla partecipazione nel team dell'Ing. Marco Mauri insieme alla Prof.ssa Irene Bengo e Prof.ssa Veronica Chiodo del Dipartimento di Ingegneria Gestionale, capitanati dal Project Manager Prof. Riccardo Mereu e il Referente Scientifico Prof. Marco Merlo del Dipartimento di Energia.