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Possono i metamateriali potenziare la comunicazione sottomarina?

Si è tenuto presso il Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano il convegno "Pionieri nella Dimensione Subacquea", organizzato dal Comitato Nazionale Marconi.150 in collaborazione con la Marina Militare. Tra i vari interventi, ha spiccato quello del Prof. Francesco Braghin, docente del Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano, che ha approfondito le sfide e le innovazioni nel campo della comunicazione sottomarina, focalizzandosi in particolare sulle lenti acustiche.

Il Prof. Braghin ha illustrato come le lenti acustiche, dispositivi progettati per manipolare le onde sonore sott'acqua, rappresentino una soluzione promettente per migliorare la trasmissione dei segnali acustici in ambienti sottomarini. Queste lenti utilizzano metamateriali con proprietà variabili per focalizzare le onde sonore, riducendo le interferenze e migliorando la qualità del segnale ricevuto. Tuttavia, una delle principali sfide è la loro elevata direttività, che può limitare l'applicazione pratica in scenari reali.

Per affrontare questo problema, il Professor Francesco Braghin e il suo team hanno sviluppato un approccio innovativo per progettare lenti acustiche a bassa direttività e ad ampio spettro. Utilizzando un algoritmo di ottimizzazione, sono stati in grado di determinare la densità e il modulo di comprimibilità di ciascuna cella del metamateriale che costituisce la lente. Questo metodo consente di progettare lenti che mantengono prestazioni ottimali su una vasta gamma di frequenze e di direzione di provenienza dell’onda sonora, rendendole più adatte a diverse applicazioni sottomarine. I benefici concreti di queste lenti acustiche ottimizzate includono un miglioramento significativo del rapporto segnale/rumore, fondamentale per garantire comunicazioni più affidabili e robuste in ambienti sottomarini. Inoltre, la versatilità di queste lenti permette il loro utilizzo sia con idrofoni, per la ricezione dei segnali, sia con proiettori, per l'emissione, ampliando le possibilità applicative in vari settori, dalla ricerca oceanografica alle operazioni militari.

Le prospettive future della ricerca del Prof. Braghin si concentrano sull'ottimizzazione delle lenti tridimensionali e sulla loro integrazione con tecniche avanzate di analisi del segnale (beamforming). Questa integrazione ha come obiettivo quello di migliorare ulteriormente la precisione e l'efficienza delle comunicazioni sottomarine, aprendo nuove opportunità per l'esplorazione e la sorveglianza degli oceani.