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Superare gli attuali limiti del remanufacturing per un futuro più circolare

L'industria manifatturiera europea sta entrando in una fase di trasformazione, guidata dall'urgenza di adottare pratiche più sostenibili e orientate all'economia circolare. Tra queste, il remanufacturing rappresenta una soluzione particolarmente interessante, offrendo una significativa riduzione nel consumo di materiali (fino all'80%) e nelle emissioni di CO2 (fino al 90%) rispetto alla produzione tradizionale. Tuttavia, i moderni prodotti ad alto valore aggiunto stanno diventando sempre più complessi e "intelligenti", incorporando sensori ed elettronica, complessità che introduce nuove sfide per i processi di rigenerazione.

Il progetto rEUman, che ha avuto il suo kick-off meeting l’1 e il 2 ottobre 2024, punta ad affrontare queste sfide con soluzioni innovative. Coordinato dal Professor Marcello Colledani del Dipartimento di Ingegneria Meccanica del Politecnico di Milano, rEUman riunisce 20 partner provenienti da 9 Stati Membri dell'UE, dalla Turchia e dal Regno Unito, con il coinvolgimento di diversi gruppi di ricerca del nostro Dipartimento e del Dipartimento di Ingegneria Gestionale. Il progetto mira a potenziare il remanufacturing sviluppando un approccio digitale e centrato sull'uomo, creando un sistema più flessibile, sostenibile e robusto che estenda il remanufacturing dai semplici componenti a prodotti più complessi e ad alto valore aggiunto.

L'obiettivo principale del progetto è affrontare le limitazioni che attualmente frenano il remanufacturing, come il disassemblaggio manuale, la scarsa tracciabilità e la mancanza di automazione. Concentrandosi su queste lacune, rEUman mira a incrementare l'adozione dei processi di remanufacturing in settori come l'automotive, gli elettrodomestici e l'optoelettronica. Questa trasformazione aiuterà il settore manifatturiero europeo a ridurre la dipendenza dall'estrazione di materie prime, creando al contempo nuovi posti di lavoro e competenze ad alta intensità di conoscenza.

Per raggiungere questi obiettivi, rEUman introdurrà diverse innovazioni rivoluzionarie. Nuove tecnologie di ispezione aumenteranno la tracciabilità dei prodotti post-uso, garantendo che le parti recuperate soddisfino i più alti standard di qualità, migliorando la fiducia dei clienti. Inoltre, soluzioni ibride di automazione ed empowerment umano renderanno i compiti manuali più sicuri ed efficienti, migliorando le condizioni di lavoro e aumentando la produttività. Il progetto implementerà anche tecniche avanzate di rigenerazione, come la robotica con feedback visuale e tecnologie di cold-spray, permettendo un remanufacturing più accurato e di alta qualità di componenti elettronici e meccanici.

Un elemento fondamentale della strategia di rEUman è lo sviluppo di un Passaporto Digitale del Prodotto (DPP), che consentirà una migliore gestione dei dati e una maggiore tracciabilità lungo l'intera catena del valore, permettendo una collaborazione più efficace tra produttori e rigeneratori. Basato su tecnologie open-source, il DPP garantirà trasparenza e semplificherà i processi in diversi settori.

Queste innovazioni saranno validate attraverso tre progetti pilota industriali in settori chiave e cinque casi dimostrativi, mostrando la flessibilità e la scalabilità dell'approccio rEUman. Grazie a questa validazione, il progetto dimostrerà come le sue soluzioni possano essere adattate a diverse industrie e prodotti, rendendo il remanufacturing una scelta praticabile per articoli più complessi e ad alto valore aggiunto.

Per garantire il successo di queste innovazioni, rEUman sta anche affrontando il divario di competenze nel settore del remanufacturing. Attraverso lo sviluppo di meccanismi di formazione e risorse didattiche, il progetto preparerà la prossima generazione di esperti, fornendo loro le competenze necessarie per prosperare in questo settore in evoluzione.